Litigare a distanza e fare l'Amore in presenza

Sempre piu spesso nella mia pratica clinica di psicoterapia, mi vengono riportate situazioni in cui le persone organizzano degli incontri ad hoc con i migliori intenti di risoluzione dei conflitti, ma sostanzialmente per … litigare. Suggerisco un ribaltamento di 360 gradi alla prospettiva e di riprendere a LITIGARE A DISTANZA E FARE L'AMORE IN PRESENZA

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Sempre piu spesso nella mia pratica clinica di psicoterapia, mi vengono riportate situazioni in cui le persone organizzano degli incontri ad hoc con i migliori intenti di risoluzione dei conflitti, ma che sostanzialmente sfociano in litigi e non di rado in un escalation di malessere emotivo e a olte purtroppo anche in episodi di violenza.

Il tutto solitamente parte con l’invio di messaggi digitali attraverso canali social sulla scia del “dobbiamo parlare guardandoci in faccia mentre ci diciamo ste cose”. Il tutto con lemigliori intenzioni, ma in seguito posso ascoltare i più variegati e fantasiosi decorsi di tali incontri chiarificatori, che nella maggior parte dei casi includono terminologie quali: mi è salita l’ansia, poi lui è esploso di rabbia, infine balbettavo poi urlavamo tutti, poi io piangevo, poi abbiamo parlato di quando nel 1997 non portò fuori il cane e che magari nel 2054 lui potrebbe infastidirsi per i miei attacchi di panico ricorrenti. Poi ci siam detti che entrambi abbiamo la depressione e ci siam detti che abbiamo dei disturbi di personalità tipo Narcisimo o Disturbo Borderline qualcosa. E poi siamo andati via. Poi via mesaggio abbiamo fatto pace e fatto sesso virtuale”. Domanda: “oltre a fare pace, avete risolto le questioni chiave?”. Risposta : “ah, beh. Questioni? eh si beh boh un pò forse ma non so, mi pare ma poi non ci siam detti piu niente. Eh si, beh. Boh. Mah. Non so.”.

Ebbene.

Riflettendo molto su su questa dinamica sempre piu ricorrente, ho deciso di applicarmi, molto umilmente, ad una analisi di questa dinamica attraverso una analisi logico razionale del fenomeno per arrivare a suggerire un ribaltamento a 360 gradi della prospettiva e invitare tutti a:

LITIGARE A DISTANZA E FARE L’AMORE IN PRESENZA

Un rapido esame di realtà suggerisce i seguenti punti chiave:

  1. attualmente il progresso tecnologico e digitale è da considerarsi innarestabile, pertanto l’utilizzo di dispositivi per la comunicazione digitale va abilmente integrato nelle proprie esistenze con l’unico accorgimento di acquisirne una perfetta Padronanza che implica il sottomettere la tecnologia al proprio servizio e in generale al Servizio del Bene;

  2. attualmente, specialmente tra i giovani, il tasso di alfabetizzazione alla gestione emotiva e alla padronanza del pensiero, elementi imprescindibili per condurre una discussione in maniera “sana” sono da ritenersi al limite estremo inferiore della norma;

  3. Il Precetto “delle cose importanti ci si parla guardandosi negli occhi” è attualmente da considerarsi un traguardo, raggiungibile dai pochi che acquisiscono la padronanza di un Sè Adulto Sano e i prerequisiti di Gestione Emotiva e Ragionamento e Gestione degli Impulsi che non sono doni incarnati dell’Essere bensì Conquiste per chi si dedica con umiltà e devozione al “conosci te stesso” Socratico.

Analizzati songolarmente i concetti, in seguito sintetizatti ed amalgamati, ho proceduto, come necessario essere se si vuole far sì che una informazione diventi Conoscenza, a mettere la teoria al vaglio dell’Empirismo scientifico litigando animosamente con partner, figli adolescenti, famigliari e amici solo su whatsapp fino a completa risoluzione di ogni conflitto per poi in seguito organizzare incontri di Riconciliazione. Sono emerse quindi le seguenti considerazioni:

  1. In TUTTI i casi la soluzione apparentemente ignobile di parlare di cose serie su whatsapp si è rivelata essere vincente. Tutti i coinvolti hanno avuto modo di esperire eccessi emotivi nella sicurezza del proprio contesto protetto.

  2. In TUTTI i casi il filtro garantito dallo schermo ha permesso maggiori spazi di Riflessione tra una chattata e l’altra favorendo la possibilità di curare gli aspetti formali della precisione delle richieste avanzate e dell’educazione nel linguaggio e della ponderazione delle risposte ricevute;

  3. In TUTTI i casi la forma scritta ha favorito un ancoraggio solido di entrambe le parti a dati ogettivi di Esame di Realtà reperibili anche postumi quali preziosi spunti per calibrare i passaggi seguenti

  4. In TUTTI i casi i momenti di Riconciliazione hanno favorito poi l’approfondimento sereno e serio delle tematiche trattate su whatsapp

  5. In ultima analisi ciò che conta è raggiungere l’obiettivo. Ovvero riuscire a volersi Bene. Visto che oramai la tecnologia esiste, meglio mettrla a regime con usi nobili seppur stravaganti. Sottometterla al nostro Servizio, e poi escluderla dalle nostre relazioni umane Vere.

  6. Questa proposta non vuole assolutamente indurre il lettore a credere che possa rappresentare una soluzione definitiva alle problematiche dinamiche di interazione sociale alle quali tutti assistiamo. Vuole però essere una proposta da considerarsi immediatamente attuabile e a costo zero per ridurre immediatamente il tasso di potenziali interazioni disturbanti o violente oltre che rappresentare un ottimo esercizio di costruzione dei prerequisiti della Comunicazone attraverso l’esercizio di una corretta comunicazione in forma scritta come proposto nell’articolo, litigare bene sulle chat.

  7. Ulteriormente si vuole invitare il lettore a riflettere sull’importanza di mantenere incontri umani improntati su scambi affettivi e corporei profondi e autentici e appaganti senza cedere al facile impulso di appagamenti virtuali che in ultima analisi possono portare verso un graduale logorarsi di tutti gli apparati preposti allo scambio di una sana affettività.

Buone riflessioni.