Come gestisco il tempo in quarantena?

È molto difficile gestire il proprio tempo in autonomia, specialmente quando non è strutturato da impegni esterni. La buona notizia è che una volta superato il fisiologico picco negativo, comincia una risalita quindi, adesso è il momento adatto per ideare e strutturare le giornate.

Immagine del sito

Gestione del tempo in quarantena

È molto difficile gestire il proprio tempo in autonomia specialmente quando non è strutturato da impegni esterni. In altri articoli ho parlato del senso di colpa e delle fasi di elaborazione del luttoLa buona notizia è che una volta superato il fisiologico picco negativo, comincia una risalita quindi, adesso è il momento adatto per ideare e strutturare le giornate.

Sun Tzu insegna:

il generale che vince la battaglia sarà quello che ha fatto molti calcoli nel suo tempio prima della battaglia. Quello che perde, avrà fatto solo pochi calcoli. Quindi, molti calcoli portano alla vittoria, pochi alla sconfitta. Solo prestando attenzione a questo punto posso prevedere chi vincerà e chi sarà sconfitto.

Tradotto:

  1. RIFLETTERE. Prendersi del tempo per riflettere e rispondere bene a se stessi a domande tipo: cosa è importante per me? Quale obiettivo vorrei raggiungere nel breve, medio e lungo termine? Cosa mi piace davvero fare? Quale attività mi genera maggiore benessere? Quali persone? Come sto fisicamente? Come sto psicologicamente? Quali sono i miei punti di forza? E quelli di debolezza? Ho delle abitudini strutturate? Come funziono se lasciato completamente a me stesso? Questo non è tempo perso, ma tempo guadagnato. Un ora di questo fatta bene garantisce in seguito un guadagno di intere giornate.

  2. SCREMARE, SCREMARE, SCREMARE. Riprendere in mano la lista precedente e individuare una o due delle risposte date ad ogni domanda. Inutile e dannoso voler strafare. Diceva San Francesco “comincia col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile e presto ti scoprirai a fare l’impossibile”.

  3. DESTRUTTURARE GLI OBIETTIVI: Solo dopo aver completato i passaggi precedenti iniziare a rimaneggiare gli obiettivi. Ove possibile destrutturarli in micro obiettivi. Es. studiare un libro da 400 pagine diventa …. Studiare 10 pagine al giorno.

  4. PIANIFICARE. Stilare una bella scansione della giornata mantenendo in mente questi punti:

  • Partire con una griglia oraria e inserire ricorrenze fisiologiche: pasti, spuntini, sonno, cura di sé. Stare abbondanti coi tempi!

  • Allocare prima di tutto spazi dedicati a … le attività che generano benessere! Inserire spazi dedicati a tutto ciò che piace e con abbondanza.

  • Allocare spazi produttivi inserendo i micro obiettivi definiti in fase 3, magari usare come complemento dei grafici.

  • Inserire almeno 20 minuti di attività fisica al giorno, di qualsiasi tipo. Il corpo è il nostro tempio.

  • Inserire ovunque sia possibile una esperienza nuova al giorno. Qualsiasi cosa.

  • Inserire il piccolo caos che mantiene l’ordine. Questo periodo può essere una manna dal cielo per flessibilizzare le nostre menti. Usiamo la lista sopra. Che abitudini ho? Bene, demoliamole. Sfidiamole. Mangio sempre alle 12.ZERO ZERO? Benissimo. Un giorno o l’altro proverò a mangiare alle 13.17. Ascolto sempre solo hip hop? Ottimo. Una volta provo d ascoltare le 4 stagioni di Vivaldi.

  • Inserire uno spazio circoscritto dedicato alla fruizione dei media. riguardanti le notizie sulla pandemia.

  • Segnare visivamente almeno per i primi tempi le attività completate.

  • Inserire, in ordine sparso degli spazi vuoti di pura noia da incrementare gradualmente.

Se il tutto fallisce? Semplice. Ripartire dal punto 1. Fatto bene quello, si può solo vincere. Lo diceva Sun Tzu.