Perché scegliere o non scegliere una consulenza psicologica online

Questo periodo di quarantena ha sicuramente dato un forte impulso alla richiesta di consulenze online anche se spesso è ancora considerata come un ripiego o un prodotto di serie B rispetto alle consulenze in studio.

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Questo periodo di quarantena ha sicuramente dato un forte impulso alla richiesta di consulenze online anche se spesso è ancora considerata come un ripiego o un prodotto di serie B rispetto alle consulenze in studio.

In realtà numerosi studi evidenziano come la terapia online con un approccio di tipo cognitivo comportamentale sia efficace per il trattamento di numerosi disagi psicologi quali attacchi di panico, ansia, depressione e problemi di tipo relazionale ed esistenziale.

Le maggiori preoccupazioni che ostacolano la decisione di prenotare una consulenza online possono essere, a mio avviso, riassunte nel timore di perdere il setting terapeutico, di non aver modo di valutare le credenziali del terapeuta e al timore di doversi districare con l’utilizzo di complicate tecnologie.

Nella mia esperienza, maturata in alcuni anni di pratica di consulenze online, ho avuto modo di valutare in maniera approfondita questi aspetti perfezionando il mio approccio e calibrandolo sulle peculiarità dell’interazione digitale.

  • IL SETTING : parto dal presupposto che TUTTO è setting. Uno spazio fisico, certamente, che si concretizza nella condivisione dello studio, ma è soprattutto uno spazio psichico. La presunta “perdita” dettata dalla lontananza fisica e dalla mancata strutturazione di cadenze fisse è squisitamente bilanciata dalla maggiore flessibilità degli orari e dalla possibilità di restare nello spazio “sicuro” della propria abitazione. Nella mia esperienza, la distanza fisica può di fatto favorire una maggiore “vicinanza psichica” che rende più facile la condivisione dei propri vissuti più dolorosi e reconditi. Per alcune persone, come gli Italiani all’estero, la terapia online può essere di grande aiuto per intraprendere un percorso terapeutico nella propria lingua madre. Avendo personalmente trascorso più di 12 anni all’estero, sono profondamente consapevole dell’importanza che questo riveste nel successo di una terapia.

  • IL TERAPEUTA E LE SUE CREDENZIALI: ogni psicologo/psicoterapeuta per esercitare la propria professione in studio o online necessita di aver concluso un percorso di studi specifico e quindi di essere regolarmente iscritto all’Ordine Nazionale degli psicologi. Verificare la presenza del professionista sul registro nazionale offre una forma di garanzia circa il percorso formativo svolto e il conseguimento dell’abilitazione alla professione oltre che informazioni circa l'orientamento prevalente del professionista. Il mio approccio online è prevalentemente di tipo cognitivo-comportamentale avendo avuto modo di perfezionare nel tempo un suo adattamento funzionale alle sedute online.

Credo comunque fermamente che indipendentemente dall'approccio, il successo di una terapia dipenda in gran misura dalla relazione terapeutica e dalla possibilità di avvertire quella scintilla che possa far contemplare un lavoro insieme. Per questo motivo offro una prima seduta conoscitiva gratuita che permetta una reciproca conoscenza prima di iniziare un percorso terapeutico.

  • L’UTILIZZO DI COMPLICATE TECNOLOGIE.

    Al contrario di quanto ci si potrebbe attendere, l’organizzazione delle sedute online è molto semplice e tutto ciò che serve è una connessione Internet e un dispositivo digitale, computer o smartphone. Nella mia esperienza posso accomodare l’utilizzo della maggior parte delle piattaforme conosciute per videochiamate. Durante la prima seduta gratuita si possono concordare poi le modalità per le successive. Per motivi di sicurezza e privacy prediligo l’utilizzo di Google Meet che permette l’accesso alle sedute semplicemente cliccando sull’invito personalizzato che invio tramite mail qualche minuto prima dell’appuntamento.

Bibliografia:

  • Haberstroth, S., Duffey, T., Evans, M., Gee, R., & Trepal, H. (2007). The experience of online couselling. Journal of Mental Health Couselling, 29, 269-282.

  • Trepal, H. Haberstroth, S. Duffey, T., & Evans, M. (2007).Considerations and Strategies for Teaching Online skills: Establishing Relationships in Cyberspace. Cousellor Education and Supervision, 46, 266-279.